venerdì 10 aprile 2009

SALVATA LA TOMBA DI UN CADUTO DELLA RSI

Intervento della Fondazione della RSI in difesa della memoria storica

La Fondazione della RSI – Istituto Storico è riuscita a salvare la tomba del Tenente della Guardia Nazionale Repubblicana Giuseppe Camerini. Il merito dell’operazione va al Cav. Uff. Dott. Pietro Cappellari – Vicepresidente della Delegazione di Roma della FISRSI – e al ricercatore della Fondazione stessa Paolo Teoni Minucci.
«La storia del Ten. Camerini è una delle tante storie dimenticate del nostro passato – ha dichiarato Cappellari – quelle di cui è meglio non parlare. Mi sono imbattuto nella sua figura quasi per caso, durante la stesura de I Legionari di Nettunia. I caduti della Repubblica Sociale Italiana di Anzio e Nettuno (1943-1945), che uscirà nei prossimi giorni per i tipi dell’Herald Editore di Roma. Il Ten. Camerini era il Comandante di una Squadra di Militi della GNR di Brescia in cui militava anche il Nettuniano Piero Fioravanti. Questa Squadra, durante un combattimento sul Monte Genevris (Torino), venne catturata dai partigiani. Tutte le Camicie Nere furono fucilate il 3 agosto 1944, dopo aver rifiutato di rinnegare la propria fede fascista, morendo esibendosi in un provocatorio saluto romano davanti ai mitra dei loro carnefici. Dall’esame dei documenti era venuto fuori che la tomba del Ten. Camerini era situata nel cimitero di Brescia. Incaricai il ricercatore della Fondazione della RSI Paolo Teoni Minucci di verificare la notizia. Non solo lo studioso bresciano riuscì ad individuare il luogo di sepoltura del giovane Ufficiale della RSI, ma mi segnalò che la tomba non era considerata “sepoltura militare”, ma civile e, quindi, essendo ormai i discendenti irreperibili, a rischio di distruzione. Infatti, le tombe civili, dopo dieci anni, di norma vengono smantellate e i resti gettati nell’ossario comune. Ciò è impossibile per le tombe dei militari, tutelate da apposite leggi della Repubblica Italiana che ne difendono in perpetuo la memoria. Conscio della gravità della situazione ho subito fatto un esposto all’Onorcaduti del Ministero della Difesa, segnalando il caso. Dopo pochi giorni, l’Onorcaduti mi ha risposto che la tomba del Ten. Camerini sarà riconosciuta come “sepoltura militare” e che ha già avviato la pratica di “protezione” presso le competenti Autorità del Comune di Brescia».
Grazie all’intervento dei due ricercatori della Fondazione della RSI – Istituto Storico, la tomba del Ten. Camerini è oggi una sepoltura militare, tutelata dal Ministero della Difesa e posta alla venerazione delle giovani generazioni italiane che non mancheranno di omaggiare, anche a Brescia, chi si è immolato per la Patria.

Lemmonio Boreo

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