giovedì 29 settembre 2011

Riceviamo e pubblichiamo:


Nel 68° anniversario (12 settembre 1943) data della liberazione di MUSSOLINI AL GRAN SASSO, la sensazionale novità editoriale di Curiosando Editrice: Mussolini Finto Prigioniero al Gran Sasso, di Vincenzo Di Michele, rivela testimonianze inedite, una sensazionale rivisitazione storica e verità sconosciute.

Nel 68° anniversario della liberazione di Mussolini al Gran Sasso, "Curiosando Editrice" presenta al pubblico, in anteprima, l'opera letteraria di Vincenzo Di Michele Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso.
Nell'opera in oggetto, grazie alle testimonianze inedite dei pastori abruzzesi e di chi era presente nel settembre 1943 a Campo Imperatore, sono state accertati e riscontrati avvenimenti storici sinora sconosciuti. È stata addirittura menzionata la presenza di tre personaggi nell'albergo di Campo Imperatore invitati proprio dal tenente Alberto Faiola, Comandante del nucleo Carabinieri addetto alla sorveglianza di Mussolini al Gran Sasso.

Uno di questi personaggi, ai primi degli anni 60, rilasciò persino un'intervista dove dichiarò che Mussolini a Campo Imperatore: «Poteva fare quel che gli pareva e piaceva, vedere gente, ricevere e inoltrare lettere clandestine, e che, insomma, la sorveglianza non era né stretta né efficace. Sta di fatto che tale personaggio, ovverosia Alfonso Nisi tanto per dirne una, si trovò presente al momento della liberazione di Mussolini, e che la sua presenza lassù era certamente indebita».

Sussisteva, inoltre, concretamente la possibilità di intraprendere la via di fuga verso il versante teramano portando così il Duce in luoghi più sicuri. A soli 30 minuti di marcia, incredibilmente, c'era anche un altro rifugio ancor più strategico e affidabile, tra l'altro proprio in uso all'Aereonautica Militare. In realtà, in quel 12 settembre del 1943, gli agenti di custodia non opposero alcuna resistenza all'esercito tedesco atterrato con gli alianti a Campo Imperatore per liberare il Duce.

Eppure, il tenente Faiola – Comandante dei Carabinieri al Gran Sasso – fu encomiato per la sua piena aderenza alle disposizioni impartite.

Di tutto questo, Vincenzo Di Michele (già autore del libro Io Prigioniero in Russia – oltre 50.000 copie vendute – dove ha narrato la storia di un alpino della Seconda guerra mondiale sul fronte Russo, conseguendo numerosi premi per la preziosa testimonianza storica) ha tracciato in maniera chiara, l'effettivo svolgimento dei fatti in quei giorni non esimendosi dall'analisi di confronto con gli altri saggi storici.

Infine, viene dato spazio a un'analisi di Alvise Valsecchi, su un ponderato dimensionamento storico dell'intervento delle forze germaniche.






giovedì 15 settembre 2011

comunicazioni dalla delegazione Lombarda

Riceviamo e pubblchiamo:

Informo che ieri otto settembre 2011 è stata conferita la borsa di
studio, quest'anno funestata da ingiuriose polemiche legate al tentativo
di montare l'ennesimo teatrino come quello del 2007, perchè una delle due
alunne vincitrici era della Scuola Luisa Levi e approfittando del clima
mantovano di questi giorni caldo e attivo per il Festival letteratura ( di
sinistra) si è anche fatto il tentativo di coinvolgere noti cantanti qui
presenti per buttar letame sul nome di mio nonno.
Grazie invece ad un'accorta organizzazione,il Provveditore agli studi di
Mantova, prof.ssa Bianchessi ha con atto pubblico conferito il premio in
Provveditorato, istituzionalizzando così il premio stesso, che diviene
credibile e ufficiale. Nessuna cerimonia goliardica o folkloristica,
attorno a mio nonno, ma un vero e proprio riconoscimento da parte
dell'Istituzione Scuola che, inconsapevolmente, ha reso un grande servizio
anche alla memoria storica di mio nonno e a tutta la Repubblica Sociale
Italiana.
questo precedente non voglio sia dimenticato perchè spero sia un passo
istituzionale che crei una "prima volta", cosa che finora nella scuola non
è mai accaduto.
Il prezzo per tutto questo è,per me, altissimo, visto che a Mantova sono
quasi sola con pochissimi: il novanta per cento dei miei colleghi a scuola
se può non mi saluta più dal 2007 e se non hanno già trovato il modo
per allontanarmi dala stessa è solo grazie al fatto che amando il mio
lavoro lo svolgo con competente dignità.
Purtroppo la vita è fatta di scelte e la strada che ho scelto è sempre
in salita,ma davanti a mio nonno non potrei fare altrimenti,anche pagando
di persona.
Resta inteso che questa mail, di carattere privato, è e resta appunto un
annuncio privato- anche in segno di ringraziamento- alle persone che in
questi anni, per un motivo o per l'altro, hanno seguito gli eventi e -
anzichè girarmi le spalle come hanno fatto i più- mi hanno sostenta
secondo le proprie possibilità.
Altre notizie sono sul blog Delegazione lombarda R.S.I., dove ho postato
le notizie ufficiali.
Sono molto contenta perchè, e evito di raccontare i dietro le quinte di
questi giorni,disgustosi, incredibili, persecutori, cattivi, ignobili tra
i quali l'articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova è solo la punta
dell'iceberg,ha vinto la tenacia a fronte delle intimidazioni di questi
due giorni.E, comunque, ha vinto il Maggiore della G.N.R. Ferruccio
Spadini,patriota ed insegnante.
Cordialmente
Barbara Spadini

martedì 13 settembre 2011

Appuntamenti di Settembre

Riceviamo e pubblichiamo:


III Torneo “Scirè”

Sabato 17 settembre alle ore 16,00, presso il Campo sportivo della X^ Legio di Sabaudia – Borgo Vodice (LT) in Via Remibio (trav. Via Migliara, 54), si svolgerà la III edizione del Torneo “Scirè” di calcio a 5, organizzato dall’ Ass. Campo della Memoria e dall’ Ass. Combattenti X Flottiglia MAS – RSI.

Parteciperanno le squadre :

· X^ Frosinone

· X^ Latina

· X^ Roma Nord

· X^ Roma Sud

Saranno presenti tra gli altri Stefano Gallitto, Federica Debè Piredda, Marco Scaffardi, Claudio Tolu, Alberto Indri, Emiliano Ciotti e numerosi altri.

6^ Visita alla Tomba nel Cimitero del Verano di Roma

Roma, 25 Settembre 2011

P R O G R A M M A

Ore 09,30

Incontro all’ingresso secondario del Cimitero del Verano nel Piazzale delle Crociate (poco prima della Tangenziale).

Ore 10,00

Corteo con Labari e bandiere della R.S.I.

Ore 10,30

Visita alla Tomba dei Caduti di Rovetta e Cerimonia commemorativa come segue:

. Breve saluto di un Rappresentante del Comitato Onoranze e del Campo della Memoria

. Sintetica commemorazione di Stelvio Dal Piaz

. Appello ai Caduti di Rovetta

Ore 11,00

Cerimonia religiosa come segue:

. Santa Messa in suffragio dei Martiri officiata da Padre Massimo Anghinoni, parroco della Chiesa dei Santi Sette Fondatori in Roma, Sacrario di tutti i Caduti, e Benedizione della Tomba

. Lettura della 'Preghiera del legionario'

. Silenzio fuori Ordinanza

Ore 13,00

Pranzo presso il Ristorante 'La mosca matta'

Ore 16,00

Eventuali comunicazioni e commiato

Riferimenti

Per prenotazioni del pernottamento di sabato 24 Settembre 2011

. camera matrimoniale euro 100,00 con 1^ colazione

. camera singola euro 80,00 con 1^ colazione

rivolgersi a:

. Paolo Piovaticci, tel. 0575 049344, cell. 335 5280754, fax 0575 049349

. Hotel New Gemini (Sig. Alex), tel. 0644291143, fax 06 44242623 (con riferimento al ‘Gruppo Tagliamento').

Per prenotazioni del pranzo di domenica 25 Settembre 2011, di euro 20,00

rivolgersi a:

. Paolo Piovaticci, tel. 0575 049344, cell. 335 5280754

. Alberto Indri, tel. 06 647221096

. Ristorante 'La mosca matta', in Via Rimini 13/17, Roma, tel. 06 64821932 (facendo riferimento

al 'Gruppo Tagliamento').

Per ulteriori informazioni sul Gruppo Tagliamento

rivolgersi a:

Paolo Piovaticci, tel. e fax 0575 049344, cell. 335 5280754

VISITA IL SITO: http://www.comitatoonoranzecadutidirovetta.blogspot.com/

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Mussolini e il Gran Sasso

Riceviamo e pubblichiamo:


In data odierna, 12 settembre
2011, esattamente sessantotto anni dopo dalla liberazione di Mussolini al Gran Sasso in quel 12 settembre 1943 ad opera dei tedeschi,
Vincenzo Di Michele annuncia inaspettati risvolti storici e nuove testimonianze sulla permanenza del Duce a Campo Imperatore con la sua
ultima novità editoriale Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso, Curiosando Editore.
Nell’ambito di tale rivisitazione storica, l’
autore, rivela nuovi percorsi storici cui prestar attenzione grazie anche alle testimonianze inedite dei pastori abruzzesi e di chi era
presente nel settembre 1943 all’albergo di Campo Imperatore. Infatti, sono stati accertati e riscontrati avvenimenti storici sinora
sconosciuti, come ad esempio, la presenza di tre personaggi nell’albergo di Campo Imperatore, i quali sono stati invitati proprio dal
tenente Alberto Faiola, Comandante del nucleo Carabinieri addetto alla sorveglianza di Mussolini al Gran Sasso. Addirittura uno di questi
personaggi, Alfonso Nisi originario di Fano Adriano piccolo paese alle pendici del Gran Sasso, rilasciò un’intervista dove dichiarò la sua
presenza in quei giorni come ospite – grazie ad un invito del tenente Faiola – nell’albergo di Campo Imperatore.
Sempre il Nisi,
affermò che Mussolini a Campo Imperatore: poteva fare quel che gli pareva e piaceva, vedere gente, ricevere e inoltrare lettere
clandestine, e che, insomma, la sorveglianza non era né stretta né efficace. Sta di fatto che tale personaggio Alfonso Nisi, si trovò
presente al momento della liberazione del Duce al Gran Sasso, e che la sua presenza lassù era certamente indebita. La notizia or citata,
in realtà, era già stata pubblicata ai primi degli anni 60, dalla rivista Storia Illustrata, anche se, passò del tutto inosservata.
Eppure, il tenente Alberto Faiola, Comandante dei Carabinieri al Gran Sasso, fu encomiato per la sua piena aderenza alle disposizioni
impartite. Ed inoltre, nella nuova opera del Di Michele - con prove documentali- è stata attentamente analizzata la concreta possibilità
di intraprendere la via di fuga verso il versante teramano portando così il Duce in luoghi più sicuri.
Ad esempio, a soli 30 minuti di
marcia, c’era il rifugio Duca Degli Abruzzi tra l’altro proprio in uso all’Aereonautica Militare e non molto distante, c’era anche il
Rifugio Garibaldi. Nonostante siano trascorsi quasi 70 anni, la liberazione del Duce a Campo Imperatore continua ad essere un argomento
dove ci sono molti episodi ancora da chiarire, ed in particolare, riguardo alla reale portata storica correlata all’incursione delle
forze germaniche. A tal conto, viene quindi analizzata da Alvise Valsecchi, circa un effettivo dimensionamento storico dell’intervento di
liberazione ad opera dei paracadutisti tedeschi - evidenziando peraltro in maniera comprovata la mancata proverbiale efficienza dell’
esercito tedesco - in riferimento all’azione di liberazione di Mussolini al Gran Sasso.

http://oubliettemagazine.
com/2011/09/12/vincenzo-di-
michele-presenta-la-sua-ultima-novita-editoriale-mussolini-finto-prigioniero-al-gran-sasso/

Presentazione editoriale

Cappellari riscrive la storia di Anzio e Nettuno

Presentato il più completo studio sulla storia delle due città tra il 1940 e il 1945

di Alberto Sulpizi

Il 1o Settembre 1943, nella straordinaria cornice del Forte Sangallo, Pietro Cappellari ha presentato il suo ultimo lavoro: Nettunia, una città fascista 1940-1945. Alla presenza di un folto pubblico, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura Giampiero Pedace, il Dott. Mag. Marcello Armocida e il maestro Gianni Capobianco che ha allietato gli intervenuti con due poesie d’amore per la città di Nettuno di rara bellezza e sentimento.

La presentazione è stata introdotta dalla relazione del Prof. Alberto Sulpizi, docente in Storia del territorio nettunese presso l’UPTER:

Ha concluso la serata, il Dott. Mag. Pietro Cappellari, autore della ricerca, che ha ribadito come, dopo l’8 Settembre, chi si comportò meglio di fronte agli ordini perentori di disarmo dei Germanici non furono fantasiosi partigiani ante-litteram o gli antifascisti di Nettunia che, invece, abbandonarono subito l’abitato, ma le Camicie Nere che difendevano il porto, a cui si deve una tenace resistenza e il merito di aver ricacciato i Tedeschi fuori le “mura” cittadine. Il più giovane caduto di quei giorni, non a caso, è proprio un Legionario Volontario di Guerra!

Camicie Nere dicevamo che, in linea cristallina con la loro scelta di difendere l’onore militare, aderiranno poi alla Repubblica Sociale Italiana. Il Ten. Col. Vincenzo Lamendola che comandava i Plotoni CC.NN. posti a difesa di Nettunia Porto lo ritroveremo, infatti, nella RSI, alla guida del 4° Reggimento MDT che difese l’italianità del Goriziano contro le bande slavo-comuniste fino agli ultimi giorni dell’Aprile 1945.

Chissà se coloro che per sessantacinque anni hanno esaltato la “resistenza nettunese” sventolando rosse bandiere di partito, continueranno a portare i fiori… alle Camicie Nere!

Quest’anno, sarà un caso, non si è visto nessuno….

lunedì 5 settembre 2011

Conferenza

Segnaliamo questo incontro culturale sul ministro delle finanze della RSI

Presentazione editoriale

FORTE SANGALLO – SALA DEI SIGILLI

Piazza S. Francesco

NETTUNO

La S.V. è invitata

Sabato 10 Settembre 2011 alle ore 18:00

alla presentazione del libro

NETTUNIA

Una città fascista

1940-1945

di Pietro Cappellari

Interverranno:

Sig. Giampiero PEDACE – Assessore alla Cultura del Comune di Nettuno

Prof. Alberto SULPIZI – storico del territorio nettunese

Dott. Mag. Marcello ARMOCIDA – sociologo

Dott. Mag. Pietro CAPPELLARI – ricercatore Fondazione della RSI

Con la partecipazione straordinaria del

Maestro Gianni CAPOBIANCO

(Premio Tridente d’Oro alla Cultura – Città di Anzio e Nettuno 2011)

Organizzazione:

ares753@teletu.it

Novità in edicola

Dal 15 settembre in edicola

STORIA DEL NOVECENTO

Numero speciale sulla “Gioventù littoria”

IN QUESTO NUMERO DI SETTEMBRE 2011:

LA GIOVENTU’ LITTORIA

“Casa Savoia fece l’Italia, il Fascismo si occupò di fare gli italiani”

di Daniele Lembo

CARBONIA

di Matteo Di Marco

UN’ALTRA COLOSSALE BUGIA DEL NOVECENTO

“La rivoluzione d’Ottobre (1917) ha liberato i proletari!”

(ma in realtà un colpo di stato di novembre li imprigionò per settant’anni)

di Giovanni Marizza

L’ECCIDIO DI PIETRARSA

di Fernando Riccardi

L'ARTIGLIERIA CONTRAEREA E I PARACADUTISTI DELL’A.N.R.

di Marco Bozzato

ADRIANO VISCONTI E VALERIO STEFANINI

DUE PILOTI, UN SOLO DESTINO

di Daniele Lembo

FRONTE DEL SENIO

MESE DI FEBBRAIO 1945

Un episodio di guerra sul fronte del Senio, raccontato da Emilio Maluta, Volontario del Btg. "Lupo" della Xa Flottiglia Mas

Sabato 24 settembre

Riceviamo e pubblichiamo:


SABATO 24 Settembre 2011

67° Anniversario della tragedia dei battelli “Genova” e “Milano”

con il seguente programma di massima:

  • ore 9,30 – Deposizione per mezzo di un'imbarcazione di una corona d'alloro davanti al pontile di Baveno, dove il 25 settembre 1944 fu mitragliato e affondato il battello “Genova” carico solo di civili, 31 dei quali perirono unitamente a 3 dipendenti della Navigazione;

  • ore 10,30 – Cimitero di Verbania-Intra, deposizione di una corona d'alloro sulla tomba dei Caduti Civili e Militari del battello “Milano” (ex tomba “Ignoti”) e lettura Preghiera del Legionario;

  • ore 11,00 – Piazzale di Villa Taranto a Verbania-Pallanza, deposizione per mezzo di una imbarcazione di una corona d'alloro nel punto dov'è inabissato il relitto del battello “Milano”, nel cui affondamento perirono 10 Legionari del Btg.”M” Venezia Giulia e un numero imprecisato di civili;

  • ore 11,30 – S.Messa nella vicina cappella della Casa S.Luisa, in suffragio di tutte le vittime dei bombardamenti terroristici angloamericani sul Lago Maggiore, tra i quali anche i 9 civili morti nel bombardamento del fabbricato operaio “Il Cassinone” di Verbania-Intra;

  • ore 12,30 – Ritrovo conviviale presso il Ristorante “Il Chiostro” della Famiglia Studenti di Intra.

Rinnoviamo come sempre l'invito a tutte le Autorità Civili e Militari e a tutte le Associazioni Combattentistiche e d'Arma affinché non solo i combattenti “dell'altra parte” ma anche, e soprattutto, i numerosi civili massacrati dagli aerei angloamericani il 25 settembre 1944 sul battello “Genova” a Baveno e al fabbricato operaio “Il Cassinone” di Verbania-Intra e, il giorno successivo, sul battello “Milano” a Verbania-Pallanza, abbiano un giusto e doveroso ricordo ufficiale.

Cogliamo ancora una volta l'occasione per sollecitare l'ispezione del relitto del “Milano”, ora chiaramente localizzato e filmato sul fondo del lago, per il recupero delle eventuali salme ancora a bordo e per rinnovare l'appello all'Amministrazione Provinciale e al Comune di Baveno perchè modifichino il “parere negativo” a suo tempo dato circa la posa di una lapide, targa o cippo, in ricordo dei civili morti nell'affondamento del battello “Genova”.

Nel ringraziare anticipatamente quanti vorranno unirsi alla nostra cerimonia e dare la giusta doverosa attenzione a questi morti dimenticati, porgiamo distinti saluti.

Per la Federazione del R.N.C.R.RSI-C.I.

e per le Federazioni del MNP-FN

Il Presidente Provinciale

Adriano Rebecchi