giovedì 15 dicembre 2011

Nuova conferenza della dlegazione Romana

Sala Convegni e Esposizione Comunale

Via Aminale, 2o

Sabato 17 Dicembre 2011 alle ore 10:30

al convegno

RISORGIMENTO E SOVRANITA’ NAZIONALE

Dall’apoteosi di una Nazione ai campi di concentramento angloamericani.

Il caso di Collescipoli

Evento promosso da Accademia Delia

Presentazione a cura del Centro Studi “Nadir” di Terni e dalla Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR)

Interverranno:

Dott. Mag. Marco PETRELLI

Presidente del Centro Studi “Nadir”

Dott. Mag. Pietro CAPPELLARI

Ricercatore Fondazione della RSI – Istituto storico

Organizzazione:

marcopetre@live.it

389/7961637

L’Accademia Delia, antico centro di studi storico-militari, terrà a Terni un convegno destinato a raccontare la nascita e lo sviluppo dell'identità nazionale e della sovranità del nostro paese, sovranità minata, oggi, dalla finanza internazionale e dalle ingerenze politiche di Unione Europea e USA.

Il riferimento ai campi di prigionia anglo americani non è affatto casuale: sia che essi fossero sul suolo patrio o all'estero i POW Camp misero a dura prova il coraggio, l'umanità, la passione di militari e civili che, malgrado diversità ideologiche e di ceto, spesso furono uniti nel dire no a proposte di collaborazione con colui che, per tre anni, era stato il nemico.

Un'Italia quella di Hereford, di Zonderwater, di Padula, di Coltano, di Pistoia, di Collescipoli orgogliosa delle proprie tradizioni e di una indipendenza conquistata duramente nemmeno cento anni prima; un popolo di uomini semplici, genuini ma fieri, specchio di un ‘pezzo’di nazione determinato a mantenere alti dignità e onore, contro forme di ingerenza che, come la storia ci ricorda, prenderanno forma e sostanza negli anni del dopoguerra.

Appuntamento per Sabato 17 Dicembre, alle ore 10.30, in via Aminale 20.

Marco Petrelli

cell. 389/7961637

Terni (TR)

DISPONIBILE IL NUOVO STUDIO DELLA DELEGAZIONE LOMBARDA DELLA FONDAZIONE DELLA RSI SUI “FATTI DI GHIAIE”


di Claudio Cantelmo

Dopo le anticipazioni date dal prestigioso mensile “Storia in Rete” nel Novembre scorso, è finalmente uscito il fascicolo sui “fatti di Ghiaie” del Maggio 1944, edito dalla Delegazione Lombarda della Fondazione della RSI – Istituto Storico.

In quella Primavera, nel piccolo paese di Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, una bambina asserì di aver visto la Madonna. Le manifestazioni si ripeterono nei giorni successivi, provocando l’invasione della località da parte di fedeli e curiosi. Fu un fatto straordinario che interessò decine e decine di migliaia di persone, che avvenne in piena Repubblica Sociale Italiana.

Lo studio, affidato al ricercatore Pietro Cappellari, dal titolo La “Fatima della RSI”. Maggio 1944: le apparizioni mariane di Ghiaie, tra speculazione politica e realtà storica, ha avuto l’obiettivo di analizzare il comportamento delle Autorità della Repubblica Sociale Italiana della provincia di Bergamo di fronte all’inaspettato fenomeno.

Senza entrare nel dibattito teologico o sulla veridicità/autenticità delle manifestazioni, la ricerca ha cercato di inquadrare storicamente i fatti, evidenziando come il contributo degli uomini della RSI fu determinante perché a Ghiaie non si verificassero incidenti, perché fosse assicurato l’ordine pubblico e, addirittura, un supporto ai pellegrini che si riversarono in quella località. Fatti che dimostrano, inequivocabilmente, l’importanza e l’efficienza della struttura politico-civile-militare della Repubblica Sociale Italiana in Bergamo. Dal Capo della Provincia Rodolfo Vecchini, fino all’ultimo Agente della Polizia Repubblicana mobilitato per far fronte all’emergenza, vi fu una partecipazione attiva per assicurare il sicuro svolgimento delle oceaniche manifestazioni religiose.

Ciò è stato importante, non solo per evidenziare la “presenza” fattiva della Repubblica Sociale Italiana e la sua autorità nelle zone in questione, ma anche per smascherare alcune ricostruzioni partigiane dell’intera vicenda. La vulgata antifascista e anti-italiana ha, infatti, tentato di speculare sull’evento, cercando di manipolare i fatti e, sulla base si supposizioni, ammiccamenti e fantasie varie prive di fondamento, presentare i “fatti di Ghiaie” sotto l’oscura trama di una “persecuzione clerico-nazi-fascista”.

L’attenta analisi degli eventi ha permesso, finalmente, il superamento di tali “cronache politiche”, ricostruendo l’intera vicenda, seppur per sommi capi, secondo i canoni delle scienze storiche che non ammettono “voli pindarici” e “abbagli ideologici”… neanche quelli a “fin a di bene”.

«Il fascicolo – ha dichiarato la Dott.ssa Barbara Spadini, Presidente della Delegazione Lombarda della Fondazione della RSI – è a disposizione di tutti gli studiosi e degli enti che fanno ricerca storica. Si tratta di un primo contributo del nostro istituto a una più corretta analisi della storia della nostra regione. Il primo di una lunga serie. Sono già in programma altri studi che, in collaborazione con le scuole e le università, porranno la storia della Repubblica Sociale Italiana in Lombardia sotto una nuova luce».

Per tutti gli interessati, il fascicolo su La “Fatima della RSI” può essere ordinato gratuitamente al seguente indirizzo: barbaraspadini@virgilio.it