martedì 22 giugno 2010

Novirà editoriale

Disponibile presso la sede della Delegazione Romana:



Il libro: Tempo di Storia, con la “S” maiuscola. Tempo di immancabile e doverosa rimessa in discussione degli innumerevoli miti e delle vanagloriose leggende di guerra dei soliti “libe- ratori”. Tempo, in fine, di una oggettiva e salutare rivalutazione di tutti quegli Italiani che, per libera scelta e piena determinazione, rifiutando l’armistizio e il tradimento regio dell’8 settembre 1943, ebbero il coraggio di lanciare intrepidamente il loro cuore oltre l’ostaco- lo, e di contrastare valorosamente metro per metro, con il loro volontario ed esemplare sacrificio, il rullo compressore dell’incontenibile invasione militare angloamericana, fino dentro le mura di Roma. In una frase: tempo di ritorno alla realtà dei fatti. In particolare, in questo suo ultimo (last but not least…) lavoro, Cappellari ci permette di penetrare negli anfratti nascosti e fino ad ora proibiti della genuina ricerca storica e di scoprire, meravigliati e sorpresi, una serie di fatti e di situazioni che smentiscono, in larga misura, la vulgata a proposito del celebre sbarco angloamericano di Nettunia. Scopriamo, al momento dello sbarco alleato sulle spiagge di Nettunia, l’eroismo dei sol- dati germanici, dei Paracadutisti del “Folgore”, dei Marò del “Barbarigo”, degli uomini delle SS italiane, degli equipaggi dei barchini esplosivi della X MAS, nel tentativo di contrastare e respingere le forze di invasione angloamericane. L’abnegazione e il corag- gio di 40 studenti italiani dei Gruppi Universitari Fascisti, volontari nella Luftwaffe, che furono in grado, nella zona di Cisterna, di ostacolare i reiterati assalti dei Paracadutisti statunitensi. L’eroica morte di Carlo Faggioni dei reparti Aerosiluranti italiani. L’epopea dei cecchini fascisti di Roma che, per ben tre giorni, combatterono contro gli Statunitensi una guerra dimenticata da tutti. Scopriamo parimenti la fandonia di “Angelita di Anzio” (Angelita non è mai esistita!) e la Resistenza immaginaria… sui Colli Albani e i Monti Lepini (salvo casi di violenza personale ad Ariccia e a Palestrina…). Pietro Cappellari, in questa sua istruttiva ed accattivante opera, ci parla di moltissimi altri episodi che, fino ad oggi, sono stati volutamente celati e colpevolmente “coperti”, agli ignari cittadini, dall’antifascismo italiano del secondo dopoguerra. Ci parla, in particolare, dei territori laziali “liberati”; del mercato nero organizzato dai soldati USA con la collaborazione di delinquenti comuni e di incalliti imbroglioni italia- ni. Ci racconta di Am-Lire e di prostituzione (le famose “signorine”… così care ai GI’s statunitensi). Insomma – il va sans dire… – è un libro assolutamente da leggere e da fare leggere, da meditare e da fare meditare.


Per ordini 06/86217334

lunedì 21 giugno 2010

Appuntamento presso la sede della Fondazione del 20 Giugno

Si è tenuto il 20 Giugno, l'incontro di chiusura presso la sede della Fondazione a Terranuova Bracciolini (AR).

Il Dottor Pellegrinetti ha tenuto un ottimo intervento sulle vicende legate al carteggio Mussolini Churchill, la relazione ha coinvolto con vivo interesse la folta platea.
Successivamente la delegazione Romana e quelle Ligure hanno illustrato le loro attività di questi mesi.

In particolare la delegazione Romana ha illustrato ai presenti le attività svolte al campo.
Quella Ligure, che si sta occupando della catalogazione di tutto il materiale storico presente in Istituto, ha presentato il suo lavoro di riorganizzazione della galleria dei cimeli.

E' seguito il pranzo comunitario.




giovedì 17 giugno 2010

In memoriam


Riceviamo e pubblichiamo:

Grande e commossa partecipazione ai funerali della Ausiliaria Amelia Bighelli, di cento anni, oggi a Milano. Alla cerimonia patriottica e religiosa erano presenti numerose associazioni combattentistiche e d'arma: l'Associazione Culturale Servizio Ausiliario Femminile (ACSAF) guidata dalle Ausiliarie Veglia Mirri e Grazia Miccoli Carelli, i Combattenti della Unione Nazionale Repubblica Sociale Italiana (UNCRSI) di Milano, capitanati da Armando Santoro e Dario Buzzi, gli Arditi della gloriosa Associazione Nazionale ANAI, rappresentati dal presidente nazionale, Pierpaolo Silvestri, da Lino Menghini e dal Capitano Francesco Lauri, l'Associazione Decima Flottiglia Mas, l'Associazione Nazionale Bersaglieri, l'Associazione Arma Cavalleria (rappresentata da Tanino Cannata), l'Associazione Nazionale del Fante (rappresentata da Paolo Salvador) ed i Paracadutisti ANPDI (con Dario Casorati ed il Conte Alessandro Romei Longhena).


Presenti anche Donna Marisa Gambini della OnorCaduti Campo X, il Barone Annibale Tripcovich Hollemmaier de Banfield del Centro Studi Patria e Libertà, l'On. Romano La Russa (Assessore PDL della Regione Lombardia), l'Ing. Michele Puccinelli (coordinatore del movimento Destrafuturo-PDL), Lorenzo Castello (vice-presidente del comitato Destra per Milano), Valerio Zinetti del Centro Identitario della Lega Nord, Francesco Cappuccio di Casa Pound Italia, lo scrittore Pierangelo Pavesi e storici esponenti della destra milanese, fra i quali: Carlo Borsani, Remo Casagrande, Attilio Carelli, Guido Giraudo, Maurizio Gussoni, Maurizio Mariano, Flavio Nucci e Dario Vermi.

La bara della Camerata Amelia Bighelli era ricoperta dalla bandiera tricolore, con aquila e fascio, della RSI e sormontata dal Suo glorioso basco da Ausiliaria, intorno i labari ed i gagliardetti dell'onore e del combattimento. Alla fine della Santa Messa, Veglia Mirri, commossa, ha recitato la Preghiera dell'Ausiliaria e, fuori dalla Chiesa, la giovane Runa Malerba (quattrordicenne figlia del Prof. Andrea), in nome della continuità ideale, ha chiamato il presente, al quale hanno risposto, decine di fieri saluti romani. Alla fine della mattinata, come tradizione, in un bar di fronte al cimitero, i Camerati hanno brindato, con il sorriso sulle labbra, alla cara Ausiliaria che continuerà, in spirito, a marciare ed a lottare al nostro fianco. Ciao Amelia!

mercoledì 9 giugno 2010

Recensione della lezione dello storico Cappellari a Nettuno

Riceviamo e pubblichiamo:

LA WEST VIRGINIA UNIVERSITY A NETTUNO

Corso di studio per trenta studenti universitari americani


Sono arrivati a Nettuno una trentina di studenti universitari della West Virginia University per seguire un corso di studio sulla cultura italiana.

Il corso è stato organizzato del Presidente dell’ACISEL (Associazione Cooperazione Internazionale di Studio e Lavoro) Prof. Salvatore Pelargonio, che si è valso dell’opera e della professionalità pluriennale del Prof. Giorgio Pagliuca, Presidente dell’ICIT e incaricato dei rapporti culturali internazionali della Città di Nettuno per conto dell’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione.

Si tratta del primo corso universitario che vede come epicentro Nettuno e rappresenta l’inizio di un’importante e straordinaria iniziativa culturale dell’ACISEL che farà della nostra cittadina il punto di riferimento di molte università straniere.

Il corso prevede una serie di lezioni interdisciplinari sulla cultura italiana e una serie di escursioni nelle città del Lazio come Roma, Cerveteri, Pontinia, i Colli Albani, dove gli studenti universitari potranno sviluppare la conoscenza della lingua e, soprattutto, conoscere di persona il vivere quotidiano degli Italiani, la loro storia, la loro cultura, la loro civiltà.

Tra le prime attività che hanno destato particolare interesse tra i ragazzi statunitensi vi è stata l’escursione di domenica 6 giugno a Nettuno.

La prima tappa è stata al Cimitero Militare Americano, dove il Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI – Istituto Storico, ha tenuto una lezione sulla Campagna d’Italia (1943-1945) e lo sbarco di Nettunia. Gli studenti americani hanno potuto seguire una lezione con uno sfondo davvero eccezionale: gli enormi dipinti della cappella del mausoleo. Attraverso l’ausilio di un laser sono stati descritti i movimenti delle truppe, le battaglie più importanti, le azioni che hanno contrassegnato la guerra in Italia. Una lezione affascinante e accattivante. Per la prima volta i ragazzi universitari sono venuti a conoscenza di pagine non scritte nei libri di storia – anche nei loro! – come le tragiche vicende legate agli stupri di massa compiuti dal Corpo di Spedizione Francese in Ciociaria.

A fine lezione sono stati donati dall’ACISEL ai Professori statunitensi e alla biblioteca della West Virginia University alcune copie dell’ultimo lavoro del Dott. Cappellari, Lo sbarco di Nettunia e la battaglia per Roma.

Successivamente, gli studenti sono stati “affidati” al Prof. Alberto Sulpizi, uno dei più importanti storici del territorio nettunese. E’ stata visitata la Chiesa di San Francesco, il Forte Sangallo e il borgo medioevale. Le affascinanti esposizioni del Prof. Sulpizi hanno avuto come sfondo i panorami romantici del Cavone, che hanno fatto innamorare più di qualche studentessa.

Poi, la passeggiata per Piazza Colonna e Via dello Steccato, una passeggiata intessuta da aneddoti e curiosità abilmente cantate dallo storico di Nettuno.

In Via del Baluardo, il “rompete le righe”, dopo un’intensa giornata all’insegna della storia, della cultura e delle tradizioni nettunesi.

Per gli studenti un po’ di svago. L’indomani si ricomincia con lo studio: un concerto di musica classica e popolare tenuto dalla Corale Città di Nettuno, sotto la straordinaria e poetica regia della Prof.ssa Ivana Moser.

Claudio Cantelmo


Inaugurazione Lapide per Gregorio Misciatelli

Riceviamo e pubblichiamo:

Sabato 19 Giugno - ore 11

Predappio - Cripta Mussolini

Inaugurazione lapide in memoria del Legionario GREGORIO MISCIATTELLI

Fondatore e Presidente dell’Associazione Reduci della 1^ Legione “M” Tagliamento

e del Comitato Onoranze Caduti di Rovetta

Volontario Combattente per l’Onore d’Italia

Visita il sito : www.comitatoonoranzecadutidirovetta.blogspot.com

domenica 6 giugno 2010

Prossimo appuntamento

Si segnala il prossimo appuntamento del 20 giugno 2010, presso la sede della Fondazione Istituto Storico RSI a Terranuova Bracciolini, Cicogna 27/E

Incontro culturale tenuto dal Signor. Mario Pellegrinetti.

titolo: Documenti su Mussolini

Inizio lavori ore 10,30

venerdì 4 giugno 2010

Presentazione editoriale

Riceviamo e pubblichiamo:

Sabato 5 giugno 2010
ore 18,30
Sala convegni del C.I.S.
Piazza del Carmine 4 - Cagliari

12° Seminario di Studi:
“È tutta un’altra Storia! Revisionismo? Sì, grazie!”

Convegno:
Le origini della Destra in Sardegna
L’Uomo Qualunque 1945-1956


Relatori:

Prof. Giuseppe PARLATO
Storico, Docente di Storia Contemporanea presso la Libera Università “San Pio V” di Roma.
Presidente della Fondazione “Ugo Spirito” di Roma
Prof. Giorgio PELLEGRINI
Docente Universitario, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari,
Prof. Giuseppe SERRA
Insegnante, Collaboratore di “Diorama Letterario” e consulente della Fondazione “Ugo Spirito” di Roma
Dott. Angelo ABIS
Storico
Matteo MASCIA
Presidente dell’Associazione “Riscossa Europea”, giornalista di “Area”, “Rinascita” e “Secolo d’Italia”


A cura del Circolo di Cultura Politica Tradizionale “Riscossa Europea”
Viale Regina Margherita 39-41 – 09124 CAGLIARI - Tel. 070-658116 – e-mail: riscossa.europea@libero.it
in collaborazione con il Gruppo “Continuità Ideale” dell’ U.N.C.R.S.I. di Cagliari
e con le Associazioni “Vico San Lucifero”, “Punto Zero” e “Ambiente e/è vita”
con il contributo dell’Università e dell’ERSU di Cagliari
e degli Assessorati alla Cultura del Comune di Cagliari e della Provincia di Cagliari

Testo disponibile presso la sede della delegazione Romana

martedì 1 giugno 2010

Ennesima prova di civiltà

Riceviamo e pubblichiamo:

Apprendiamo da L’Eco di Bergamo del 31 maggio 2010:

“Finto ordigno esplosivo a Rovetta davanti alla lapide dei volontari Rsi

Un finto ordigno esplosivo è stato trovato sabato mattina 29 maggio davanti al cimitero di Rovetta, in via Locatelli, e praticamente in corrispondenza della lapide commemorativa dei 43 volontari della Repubblica sociale italiana. Accanto nessun volantino e nessuna rivendicazione.

L'ordigno era composto dal barattolo di un fumogeno e da una spoletta collegata con un filo di nylon a una vecchia radio. A scoprire la sua presenza è stato il custode del cimitero che ha subito allertato i carabinieri della stazione di Clusone. Arrivati sul posto, i militari dell'Arma si sono però subito accorti che era un ordigno palesemente finto e quindi non si sono dovuti scomodare gli artificieri.”

A quei nostalgici della guerra civile a quegli eroi dell’ultima ora dedichiamo quello che è successo a Rovetta il 28 aprile 1945.

Quel 28 aprile 1945, il primo a morire è il Panzanelli, comandante del gruppo; è fucilato da solo: era il più alto in grado e il più anziano (22 anni). Tolto dal gruppo, addossato al muro del cimitero e falciato da una raffica di mitra. Poi, cinque, sei alla volta, altri militi sono messi al muro e crivellati di colpi. Viene il turno di un sergente dai capelli neri (Porcarelli Alvaro di anni 20): gli sparano mentre rincuora i commilitoni. Subito dopo ci sono due ragazzi che si tengono per mano: dicono di essere fratelli (Giuseppe e Mario Randi di anni 19 e 16); il più grande li scongiura di risparmiare il più piccolo, che almeno lui possa tornare a casa. Ma una raffica di mitra lo fa tacere: muoiono entrambi. Due partigiani sparano più degli altri! poi, ancora cinque, sei alla volta e il massacro continua. I militi, per mettersi in posa davanti al muro, devono scavalcare i corpi dei loro compagni caduti. Non tutti sono morti, alcuni si muovono, scalciando … Dai fori di proiettile dei corpi ammucchiati esce sangue; il sangue di quelli sopra, bagna il volto di quelli che stanno sotto, che hanno già bagnato col proprio sangue quelli che stanno ancora più sotto. Il sangue scola a terra, formando una così vasta pozza, che il volto dei primi caduti vi è immerso. Avanti altri cinque, poi un ragazzo (Banci Carlo di anni 15), mostra la fotografia del padre prigioniero in India: una risata e viene fucilato! avanti altri due (Antonio e Vincenzo Fontana, rispettivamente di 20 e 18 anni), fucilati. L’ultimo rimasto (Pino Mancini di 20 anni), ha la faccia gonfia dalle percosse ricevute, perché affermano che sia parente del Duce. È fatto salire sopra il mucchio dei caduti, grida “Viva l’Italia”; una raffica lo colpisce al petto, non muore ma rantola; gli fracassano il cranio per farlo tacere. Il mezzogiorno è passato da poco, quando con l’aiuto di alcune assi, i corpi (alcuni a torso nudo, altri in maglietta, perché spogliati di scarpe, giacche e camicie), sono sollevati oltre il muro di cinta del cimitero e fatti scivolare al suo interno”.

Proprio a quel muro di cinta i commilitoni dei caduti hanno apposto la lapide a ricordo. Ora gli eroi dell’ultima ora sempre di nascosto hanno posto un ordigno (vero o finto che sia) poco importa.

La stupidità e la vigliaccheria di alcuni, non ha rispetto neanche per i morti .

Ma, allora noi giovani come ci dobbiamo comportare per superare quel tragico passato che, per alcuni non vuol passare.

Ringrazio per l’attenzione

Cordialità Luca Fiorani