martedì 31 maggio 2011

In ricordo di Marco Pirina

Abbiamo oggi appreso dell'improvvisa scomparsa di Marco Pirina, serio ricercatore storico che ha dedicato la vita alla testimonianza della verità sull'immane tragedia delle foibe. Tra i fondatori e animatore del Centro Studi Silentes Loquimur, in qualità di rappresentante di questo fu ospite presso RAIDO per una conferenza dedicata alle violenze della guerra civile del '43-'45.
Per ricordarlo, vogliamo qui riproporre proprio l'intervista che fu con lui realizzata dopo aver partecipato alla conferenza "L'odio e la fede" del 20 Gennaio 2007.




mercoledì 25 maggio 2011

II° Premio Roma

Riceviamo e pubblichiamo:



II PREMIO ROMA - Raffaella Duelli Bartolo Gallitto

Il giorno 31 maggio 2011, alle ore 16:30, nella sala "Pietro da Cortona" dei musei Capitolini in P.zza del Campidoglio, l'Associazione Campo della Memoria conferirà un riconoscimento, in ricordo di Raffaella Duelli e Bartolo Gallitto a chi è, da sempre, vicino alla nostra Associazione.

Gli attestati saranno consegnati a:

Valeria Bendoni de Franciscis (Attrice)

Luigi Gentilini (Chirurgo oncologico)

Stefano Savino (Primario presso l'Ospedale di Latina)

Sergio Tau (Giornalista - scrittore)

Fernando Togni (Scrittore - Barbarigo X MAS)

Introduce: On. Federico Guidi (Consigliere comunale)

Presenta: Alberto Indri (Presidente Associazione Campo della Memoria)

Modera: On. Luigi Turchi (X MAS)

Conferiremo tre targhe alla memoria a:

Pietro Caporilli (Giornalista e sommergibilista)

Gaetano “Cippi” della Rocca (Neuropsichiatra - Legione Tagliamento)

Mario Pucci (Vice direttore de "Il Secolo d'Italia")

Interverranno:

Gabriele Adinolfi (Scrittore)

Amelio Boreani (Battaglione Fulmine X MAS)

Ferdinando Crociani Baglioni (Presidente Associazione Patria e Libertà)

Pietro Cappellari (Scrittore)

Anna Maria Mercuri (Scrittrice)

Mario Merlino (Professore e scrittore)

Roberto Rosseti (Giomalista Rai tv)

Marco Scafardi (Produttore televisivo)

Augusto Sinagra (Professore ordinario Università "La Sapienza" di ROMA)

Giangaleazzo Tesei (Presidente Associazione Caravella)

Obbligatoria la prenotazione inviando una mail all’indirizzo: campomemoria@tiscali.it chiamando 334 3141595 o inviando un fax al n° 06 64721096

Visita il nostro sito ufficiale: www.associazionecampodellamemoria.it

sabato 14 maggio 2011

presentazione editoriale

FoRTE SANGALLO – SALA DEI SIGILLI

NETTUNO


La S.V. è invitata

Sabato 21 Maggio 2011 alle ore 18:00

alla presentazione del libro


SANTITA’, CHI E’ STATO?

Bombe angloamericane sul vaticano

1943-1944


di Pietro Cappellari



Introdurrà il Prof. Marco Silvestri con il brano “19.7.1943”



Interverranno:


Sig. Giampiero Pedace – Assessore alla Cultura del Comune di Nettuno

Prof. Alberto Sulpizi – storico del territorio nettunese

Dott. Mag. Marcello Armocida – sociologo

Dott. Mag. Pietro Cappellari – ricercatore Fondazione della RSI


Organizzazione:

ares753@teletu.it


Il testo è disponibile presso la sede della Delegazione romana



sabato 7 maggio 2011

Commemorazione Domenica 8 Maggio

Riceviamo e pubblichiamo:


DOMENICA 08 MAGGIO 2011 – GRAGLIA (BI)


COMMEMORAZIONE DEI TRUCIDATI DEL 2 MAGGIO 1945

(fra loro 7 donne , di cui 1 incinta e 5 ausiliarie)


RITROVO: Ingresso Cimitero di Graglia – ORE 11,00


la storia:

SANTUARIO DELLA GRAGLIA (BIELLA)
Un gruppo di Ufficiali, 23, più cinque donne ausiliarie e due mogli di Ufficiali, che erano stati catturati dopo un aspro combattimento a Cigliano e che si erano arresi poiché era stata loro promessa salva la vita, sono condotti ai piedi del Santuario di Graglia nei pressi di Biella e rinchiusi in uno stanzone dell'albergo Belvedere; a piccoli gruppi furono prelevati e condotti in luoghi diversi nei dintorni del Santuario. Furono trucidati in modo bestiale, compresa la moglie di uno degli ufficiali che attendeva un bambino; terminata la strage, gli assassini si divisero il bottino composto da tutto quello che avevano addosso le vittime.

Ass. Fiamme Nere - Milano


martedì 3 maggio 2011

IL CAMPO DI FORMAZIONE GIOVANILE DELLA FONDAZIONE RSI


Si è concluso, nella prestigiosa cornice della seicentesca Villa Municchi, il Campo di FormAzione della Fondazione RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR). Numerosi giovani, giunti da tutta Italia, si sono incontrati per una due giorni di studio e lavoro.

Ha aperto i lavori la mattina di Sabato 30 Aprile l’Ing. Arturo Conti, Presidente della Fondazione, con una lezione sul volontarismo nella Repubblica Sociale Italiana, sulla origine, il significato e la funzione svolta dallo Stato creato a seguito degli eventi determinatisi dal 25 Luglio all’8 di Settembre del 1943. Il dibattito che ne è seguito, vivace e costruttivo, ha evidenziato il vivo interesse degli intervenuti, tra cui alcuni laureandi che proporranno ai rispettivi docenti una tesi sulla Repubblica Sociale Italiana. I laureandi saranno seguiti dal Comitato scientifico della Fondazione della RSI che metterà a disposizione l’importante ed esclusivo archivio storico e la biblioteca. I più giovani, invece, verranno introdotti progressivamente con una didattica specifica alla scoperta della Repubblica Sociale italiana.

Dopo la pausa pranzo, i lavori sono stati ripresi da Massimiliano Baldacci, Segretario operativo della Fondazione RSI e Stelvio Dal Piaz – già Fiamma Bianca nonché tra i fondatori della Fondazione, con una lezione sulla vita quotidiana di un ragazzo del 1943. Un intervento seguitissimo, condito da importanti ricordi personali che hanno rapito gli uditori proiettandoli in un passato oggi così remoto, ma ricco di valori e di esperienze. Il collegamento con alcune vicende d’attualità e la vita dei ragazzi di oggi, ha fatto seguire all’intervento molte e qualificate domande dei presenti.

Prima della chiusura dei lavori, ha preso la parola il Prof. Pietro Cappellari che ha illustrato i risultati delle sue ricerche contenute nel volume appena edito dalla Fondazione della RSI: Santità, chi è stato? Bombe angloamericane sul Vaticano 1943-1944.

Durante la cena, sono stati illustrati agli intervenuti gli importanti risultati ottenuti in questi ultimi anni dalla Fondazione nel campo della ricerca storica e sono stati annunciati due importanti eventi: l’ampliamento della biblioteca dell’Istituto – che va annoverata tra le più importanti d’Italia – e l’inaugurazione del “parco della memoria”. Infatti, Villa Municchi, sede della Fondazione della RSI, è dotata di un parco di alcuni ettari con molti lecci piantati, nel corso degli anni, dai combattenti repubblicani: al suo interno sarà attrezzato un percorso della memoria, per ricordare tutti i reparti combattenti della Repubblica Sociale Italiana.

La mattina del 1° maggio, ancora l’Ing. Conti ha intrattenuto gli intervenuti sul tema: La Fondazione RSI – Istituto Storico. L’origine, la funzione e le prospettive per il futuro. Si è partiti dalla nascita della Repubblica Sociale Italiana e si è passati alla Fondazione, custode di quei valori e di quella storia, per l’affermazione della verità e della giustizia. Seguito anche l’intervento della Dott.ssa Elisa Verardi, animatrice dell’Istituto, che ha illustrato l’importanza che riveste lo studio della nostra storia per i giovani. I lavori del Campo di Formazione sono stati chiusi da un intervento del Segretario Baldacci e da quelli di alcuni ragazzi che hanno apprezzato l’organizzazione e si sono impegnati per una migliore riuscita l’anno venturo. Il pranzo comunitario ha dunque suggellato questa proficua due giorni di studio e lavoro. Appuntamento quindi al prossimo anno, da Sabato 29 Aprile a Lunedì 1° Maggio 2012.

lunedì 2 maggio 2011

Novità editoriale

E' disponibile presso la sede della Delegazione Romana il nuovo lavoro di Pietro cappellari ( per ordinazioni prego contattare il 06/86217334) :



I BOMBARDAMENTI ANGLOAMERICANI SULLA SANTA SEDE

Finalmente chiarezza su un episodio vergognoso della Seconda Guerra Mondiale

Dopo alcune settimane di attesa è finalmente uscito il nuovo studio del Prof. Pietro Cappellari della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR).

Il titolo, provocatorio, è eloquente: Santità, chi è stato? Bombe angloamericane sul Vaticano 1943-1944.

Si tratta di un libro edito dalla Fondazione della RSI, che getta luce su un fatto del Secondo conflitto mondiale che è sempre stato avvolto dalla “nebbia artificiale” della vulgata antifascista e anti-italiana, per poter essere meglio sfruttato a livello di bassa propaganda politica.

Attraverso un’analisi minuziosa delle fonti e dei documenti, il Prof. Cappellari ha ribadito le responsabilità angloamericane in merito ai due bombardamenti che colpirono la Santa Sede nel 1943 e nel 1944 e smascherato i “gendarmi della memoria” che, nel corso degli anni, hanno manipolato la storia per “esigenze” partigiane.

Nella notte del 5 novembre 1943, un aereo lasciò cadere delle bombe all’interno del perimetro della Città del Vaticano.

Per la prima volta, la Sede pontificia veniva colpita direttamente. L’aereo era di nazionalità statunitense e nessuno ha mai saputo il perché di quell’insano e inutile gesto. Tuttavia, le diplomazie angloamericane negarono ogni responsabilità, arrivando addirittura ad accusare i Germanici di aver volutamente bombardato il Vaticano, per far ricadere la colpa sugli Alleati.

La maldestra operazione di propaganda di guerra venne subito smascherata, ma la realtà dei fatti venne subito oscurata da una serie di “voci” che nacquero all’interno dei circoli antifascisti della Capitale, in affannosa ricerca di una qualche legittimazione.

Fu così che nacque la leggenda che a bombardare la Santa Sede fossero stati i fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Una tesi priva di ogni fondamento, che trovò un’eco vastissima, che superò le “Mura Aureliane” e rimase per interi decenni sui libri di storia.

Negli anni ’70, la pubblicazione di atti ufficiali da parte del Vaticano fece finalmente chiarezza sui fatti, affossando definitivamente tali grossolane ricostruzioni dettate per semplice odio politico.

Tuttavia, ancor oggi, c’è chi crede che fu un aereo della RSI a colpire la Santa Sede in quella lontana sera del 1943, arrivando a sostenere che anche il secondo bombardamento, quello del marzo 1944, fu senza dubbio opera dei fascisti.

Questo studio ripercorre le traversie di questa “bufala” epocale che ha fatto storia, smascherando la maldestra opera di mistificazione compiuta per fini politici.

Un’opera che aiuterà a capire come è stata scritta la storia del Novecento italiano.

Lemmonio Boreo


Strage di Rovetta

Riceviamo e pubblichiamo:

Il XVIII Raduno dei reduci della Legione Tagliamento si terrà nei giorni 21 e 22 Maggio 2011 presso l’Hotel La Bussola di Clusone (Bg).

DOMENICA 22 MAGGIO ALLE ORE 10,30 PRESSO IL CIMITERO DI ROVETTA (BG) VERRA’ CELEBRATA LA MESSA IN SUFFRAGIO DEI 43 LEGIONARI TRUCIDATI INERMI IL 28 APRILE 1945

Per maggiori informazioni visita il sito : http://www.comitatoonoranzecadutidirovetta.blogspot.com/

domenica 1 maggio 2011

Brigata Gramsci

Riceviamo e pubblichiamo:


Egregio Signor Sindaco Napoli, 1 maggio 2011

di Terni

Oggetto: Strada intitolata al partigiano Mario Filipponi

Egregio Signor Sindaco,

Mi riferisco all’argomento in oggetto per significarLe quanto segue,

Mio nonno, Maceo Carloni, fu prelevato la notte tra il 4 ed 5 maggio 1944 presso il casale della Valnerina dove, con mia nonna e tre dei quattro figli, tra cui mio padre, si era rifugiato per sfuggire ai bombardamenti angloamericani che colpivano con frequenza Terni. Nella scelta della casa, sita in località disabitata ed isolata, non ebbe dubbi, ritenendo che i suoi trascorsi fossero tali, per limpidità e per la dedizione alla classe operaia ternana, da poter escludere di avere nemici.

Lo sequestrò per assassinarlo una squadra della Brigata partigiana Gramsci che era reduce da appena un’ora dal massacro all’arma bianca di un altro padre di famiglia, ucciso con il suo cane che aveva voluto seguirlo, fuori dal cascinale dove anche lui era rifugiato con moglie e figlio. Il cane, squartato, fu gettato sul corpo evirato e vilipeso dell’uomo (Augusto Centofanti).

Le risparmio la descrizione di quello che successe a casa di mio nonno quella notte e non mi intrattengo sullo strazio che sostennero i miei congiunti per non apparirLe enfatico od alla ricerca di effetti suggestivi che possano crearLe ribrezzo od imbarazzo.

Le ho scritto con grande sacrificio perché la vita della nostra famiglia è stata marchiata in maniera irrimediabile da quello che è successo in quel lontano mese di maggio del 1944. Questo, dopo tanti anni di processi, ricordi e macerazioni, doveva essere il tempo per l’oblio di quell’orrore e per la serenità, almeno, dei figli dei nipoti di Maceo. La ferita, invece, con l’intitolazione della strada a Mario Filipponi, viene riaperta.

L’ho fatto per dirLe che il partigiano cui Lei e la Sua Giunta avete voluto riservare l’onore del nome di una via della città (che fu anche di Maceo Carloni, ed a cui Lui dedicò tutta la sua vita), come ben evidenziato dagli atti giudiziari che sono negli Archivi di Stato e tra le carte di famiglia, fu tra gli assassini di mio nonno. Maceo Carloni non aveva colpe e non aveva aderito alla Repubblica Sociale di Mussolini né si era schierato a favore dei tedeschi od aveva collaborato in alcun modo con le truppe dell’Asse. Il tutto è ampiamente comprovato; così come è documentato che la gran parte dei suoi assassini erano pregiudicati per reati contro il patrimonio e che razziarono casa, sottraendo al moribondo l’orologio da polso. Del moribondo, uno dei compagni di “battaglia” di Mario Filipponi, come sempre evidenziato dagli atti processuali, a dispetto di un nomignolo da bonaccione e della giovanissima età, si inorgoglì di aver bevuto il sangue caldo che sgorgava dalle ferite da arma da taglio con cui, anche da lui, era stato assassinato.

Distinti saluti.

fabrizio carloni

Dott. Fabrizio Carloni