martedì 13 settembre 2011

Presentazione editoriale

Cappellari riscrive la storia di Anzio e Nettuno

Presentato il più completo studio sulla storia delle due città tra il 1940 e il 1945

di Alberto Sulpizi

Il 1o Settembre 1943, nella straordinaria cornice del Forte Sangallo, Pietro Cappellari ha presentato il suo ultimo lavoro: Nettunia, una città fascista 1940-1945. Alla presenza di un folto pubblico, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura Giampiero Pedace, il Dott. Mag. Marcello Armocida e il maestro Gianni Capobianco che ha allietato gli intervenuti con due poesie d’amore per la città di Nettuno di rara bellezza e sentimento.

La presentazione è stata introdotta dalla relazione del Prof. Alberto Sulpizi, docente in Storia del territorio nettunese presso l’UPTER:

Ha concluso la serata, il Dott. Mag. Pietro Cappellari, autore della ricerca, che ha ribadito come, dopo l’8 Settembre, chi si comportò meglio di fronte agli ordini perentori di disarmo dei Germanici non furono fantasiosi partigiani ante-litteram o gli antifascisti di Nettunia che, invece, abbandonarono subito l’abitato, ma le Camicie Nere che difendevano il porto, a cui si deve una tenace resistenza e il merito di aver ricacciato i Tedeschi fuori le “mura” cittadine. Il più giovane caduto di quei giorni, non a caso, è proprio un Legionario Volontario di Guerra!

Camicie Nere dicevamo che, in linea cristallina con la loro scelta di difendere l’onore militare, aderiranno poi alla Repubblica Sociale Italiana. Il Ten. Col. Vincenzo Lamendola che comandava i Plotoni CC.NN. posti a difesa di Nettunia Porto lo ritroveremo, infatti, nella RSI, alla guida del 4° Reggimento MDT che difese l’italianità del Goriziano contro le bande slavo-comuniste fino agli ultimi giorni dell’Aprile 1945.

Chissà se coloro che per sessantacinque anni hanno esaltato la “resistenza nettunese” sventolando rosse bandiere di partito, continueranno a portare i fiori… alle Camicie Nere!

Quest’anno, sarà un caso, non si è visto nessuno….

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