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venerdì 18 novembre 2011

IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ALLA DELEGAZIONE LOMBARDA DELLA FONDAZIONE DELLA RSI

«La Repubblica Sociale fu uno Stato efficiente». I fatti di Ghiaie lo dimostrano

di Lemmonio Boreo

L’autorevole mensile “Storia in Rete”, presente in tutte le edicole, ha dato ampio risalto a una ricerca della Delegazione Lombarda della Fondazione della RSI (http://athenasophia.bloog.it), affidata al noto ricercatore nettunese Dott. Mag. Pietro Cappellari.

Nel numero in edicola (n. 73-74, Novembre-Dicembre 2011), la rivista di Fabio Andriola ha anticipato le importanti conclusioni dello studio sulla “Fatima della RSI”, ossia le apparizioni mariane di Ghiaie di Bonate (Bergamo), del Maggio 1944.

Questo fenomeno, di cui si sa poco o nulla, nel dopoguerra è stato oggetto di vere e proprie ricostruzioni romanzate, prive di riscontri oggetti, aventi il fine di denigrare le Autorità della Repubblica Sociale Italiana, inventando fatti mai accaduti e nascondendo la realtà storica di fatto.

Il Dott. Cappellari, con l’ausilio degli studiosi della Delegazione Lombarda, ha evidenziato tutte le incongruenze dei racconti “postumi”, ricostruendo nei dettagli cosa effettivamente avvenne in quella Primavera del 1944 e, soprattutto, ponendo finalmente al centro della questione il ruolo che ebbero le Autorità della Repubblica Sociale Italiana nella intricata “questione”.

Come è stato evidenziato consultando documenti di archivio, i responsabili locali della RSI – pur impensieriti dalle “oceaniche” folle che, in tempo di guerra, si riversarono in quei luoghi – fecero del tutto per agevolare i pellegrini, fornendo assistenza e un servizio d’ordine, curato da Agenti della Polizia Repubblicana, impeccabile, che impedì qualsiasi disgrazia.

Senza entrare nel dibattito teologico o sulla veridicità delle apparizioni, lo studio della Delegazione Lombarda ha finalmente messo a tacere la vulgata antifascista, che non aveva esitato nemmeno a scomodare le SS in funzione di “inquisitori”.

Un altro “tassello” della storia della Repubblica Sociale Italiana che torna al suo posto grazie alla Fondazione di Terranuova Bracciolini (AR), dal 1986 impegnata nella battaglia contro i “gendarmi della memoria”.

«Oltre ad aver affossato l’interpretazione in chiave antifascista che è stata fatta dell’intera vicenda – ha spiegato il Dott. Cappellari – questo studio è importante perché evidenzia, in maniera incontrovertibile, come il “sistema-RSI” funzionò davanti all’enorme problema di ordine pubblico di Ghiaie. Senza attuare nessuna “persecuzione” – come qualcuno ha insinuato – e senza attuare nessuna repressione – cosa che avrebbe potuto fare – le Autorità repubblicane intervennero gestendo in prima persona l’evento, garantendo a tutti i cittadini della Repubblica Sociale l’assistenza, la sicurezza e il transito sui luoghi degli eventi. Senza i Militi della GNR, gli Agenti della Polizia Repubblicana, i Carabinieri della RSI, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Un’altra prova che evidenzia come la Repubblica Sociale Italiana fu uno Stato efficiente».

Nelle prossime settimane, la Delegazione Lombarda della Fondazione della RSI, guidata dall’ammirabile e instancabile Dott.ssa Barbara Spadini, darà alle stampe un opuscolo in cui saranno dettagliatamente esposti i risultati della ricerca.

Lemmonio Boreo



giovedì 15 settembre 2011

comunicazioni dalla delegazione Lombarda

Riceviamo e pubblchiamo:

Informo che ieri otto settembre 2011 è stata conferita la borsa di
studio, quest'anno funestata da ingiuriose polemiche legate al tentativo
di montare l'ennesimo teatrino come quello del 2007, perchè una delle due
alunne vincitrici era della Scuola Luisa Levi e approfittando del clima
mantovano di questi giorni caldo e attivo per il Festival letteratura ( di
sinistra) si è anche fatto il tentativo di coinvolgere noti cantanti qui
presenti per buttar letame sul nome di mio nonno.
Grazie invece ad un'accorta organizzazione,il Provveditore agli studi di
Mantova, prof.ssa Bianchessi ha con atto pubblico conferito il premio in
Provveditorato, istituzionalizzando così il premio stesso, che diviene
credibile e ufficiale. Nessuna cerimonia goliardica o folkloristica,
attorno a mio nonno, ma un vero e proprio riconoscimento da parte
dell'Istituzione Scuola che, inconsapevolmente, ha reso un grande servizio
anche alla memoria storica di mio nonno e a tutta la Repubblica Sociale
Italiana.
questo precedente non voglio sia dimenticato perchè spero sia un passo
istituzionale che crei una "prima volta", cosa che finora nella scuola non
è mai accaduto.
Il prezzo per tutto questo è,per me, altissimo, visto che a Mantova sono
quasi sola con pochissimi: il novanta per cento dei miei colleghi a scuola
se può non mi saluta più dal 2007 e se non hanno già trovato il modo
per allontanarmi dala stessa è solo grazie al fatto che amando il mio
lavoro lo svolgo con competente dignità.
Purtroppo la vita è fatta di scelte e la strada che ho scelto è sempre
in salita,ma davanti a mio nonno non potrei fare altrimenti,anche pagando
di persona.
Resta inteso che questa mail, di carattere privato, è e resta appunto un
annuncio privato- anche in segno di ringraziamento- alle persone che in
questi anni, per un motivo o per l'altro, hanno seguito gli eventi e -
anzichè girarmi le spalle come hanno fatto i più- mi hanno sostenta
secondo le proprie possibilità.
Altre notizie sono sul blog Delegazione lombarda R.S.I., dove ho postato
le notizie ufficiali.
Sono molto contenta perchè, e evito di raccontare i dietro le quinte di
questi giorni,disgustosi, incredibili, persecutori, cattivi, ignobili tra
i quali l'articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova è solo la punta
dell'iceberg,ha vinto la tenacia a fronte delle intimidazioni di questi
due giorni.E, comunque, ha vinto il Maggiore della G.N.R. Ferruccio
Spadini,patriota ed insegnante.
Cordialmente
Barbara Spadini