mercoledì 17 giugno 2009

DALLA PARTE GIUSTA, QUELLA DELLA PATRIA

Resi gli onori ai caduti della RSI che riposano a Nettuno

Il 13 giugno 2009, in occasione della conclusione della Battaglia in difesa di Roma (4 giugno 1944) e della nascita del Comandante Junio Valerio Borghese (6 giugno 1906), si è tenuta al Campo della Memoria di Nettuno (Roma) una solenne cerimonia in rito tridentino in onore dei caduti della Repubblica Sociale Italiana.

La Santa Messa, celebrata da Don Ettore Capra, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e rappresentanti diverse associazioni d’Arma e combattentistiche tra cui la Decima MAS e l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia.

Al termine della cerimonia sono stati benedetti i cippi che ricordano in caduti della Repubblica Sociale Italiana.

Infine, vi è stata la consacrazione del labaro della Gran Cancelleria dell’Ordine dell’Aquila Romana e del labaro della Sezione “Enrico Toti” di Roma dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra, alla presenza di S.E. Guido Mussolini IV Capo e Gran Cancelliere dell’OAR e del Primo Segretario dell’Ordine il Conte Cav. Gr. Cr. Prof. Fernando Giulio Crociani Baglioni.

Scorta d’onore al labaro dell’OAR è stato il Cav. Gr. Cr. Roberto Gigli. Presenti anche l’On. Prof. Luca Romagnoli, Segretario Nazionale della Fiamma Tricolore, il Cav. Uff. Maurizio Brugiatelli e il Comm. Bruno Sacchi, Segretario della Sezione “Piero Fioravanti” di Nettuno della Fiamma Tricolore.

«Questa cerimonia – ha dichiarato il Comm. Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) – è la riaffermazione dei valori della Repubblica Sociale Italiana in un’epoca dove parole come “Patria” e “onore” non hanno più nessuno significato. In mondo di rovine destinato a rovinare c’è ancora chi è disposto a sacrificarsi per alti valori. Qui si ricorda chi ci ha preceduto sulla via dell’onore: i reparti che difesero la Capitale dall’invasione angloamericana. Le gesta dei Marò della Decima, dei Legionari delle SS italiane, dei Paracadutisti del “Folgore”, delle Camicie Nere e di tanti altri combattenti repubblicani sono oggi note grazie allo studio e all’opera di divulgazione che da anni stiamo portando avanti. Un’opera di revisionismo storico che ci ha permesso di ricostruire fatti e avvenimenti che la mitologia antifascista voleva cancellare per sempre. Cito, ad esempio, i cecchini fascisti che accolsero a suon di fucilate i cosiddetti “liberatori” che entravano in Roma, ritardando – insieme ai reparti di retroguardia germanici – la conquista dei ponti sul Tevere per più di 10 ore e impegnando in combattimento le unità alleate per ben tre giorni. E’ a quei ragazzi e a quelle ragazze che noi pensiamo oggi. Al loro gesto di ribellione per l’onore d’Italia».

Conclusa la cerimonia, i presenti si sono ritrovati presso l’Osteria “da Rugantino” a Nettuno, dove – sempre alla presenza di S.E. Guido Mussolini – si è svolta la consegna dei diplomi dell’Ordine dell’Aquila Romana a nuovi Cavalieri.


Lemmonio Borreo

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