sabato 9 maggio 2009

GLI ALPINI D’ITALIA RENDONO GLI ONORI AI CADUTI DELLA RSI

Imponente manifestazione patriottica al Campo della Memoria di Nettuno

L’8 maggio 2009, cinquecento Penne Nere dell’Associazione Nazionale Alpini si sono ritrovate al Campo della Memoria per una suggestiva cerimonia in onore dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. Presenti anche dei rappresentanti delle truppe da montagna spagnole.
Un picchetto della Brigata “Taurinense” in assetto di guerra ha presenziato alla manifestazione organizzata in occasione dell’82° Raduno Nazionale delle Penne Nere a Latina.
Tra i partecipanti: il Comandante Cav. Gr. Cr. Ajmone Finestra del Battaglione GNR “Venezia Giulia”, il Cav. Gr. Cr. Bartolo Gallitto Agente Speciale della Decima MAS, il Conte Cav. Gr. Cr. Prof. Giulio Crociani Baglioni Presidente del Centro Studi Storici e Politici Internazionali “Patria e Libertà”, il Comm. Dott. Pietro Cappellari ricercatore della Fondazione della RSI – Istituto Storico, il Cav. Uff. Maurizio Brugiatelli in rappresentanza dell’Ordine dell’Aquila Romana. Presenti numerosi reduci della Repubblica Sociale Italiana, soprattutto della Divisione Alpina “Monterosa”.
Questa Divisione venne costituita ufficialmente il 1° gennaio 1944, dopo un incontro tra Hitler e Mussolini ed andò a costituire la quarta Grande Unità del risorto esercito italiano. Addestrata in Germania secondo le più avanzate tecniche di combattimento, rientrò in Italia nel luglio successivo e fu schierata in Liguria con funzioni antisbarco: si prevedeva, infatti, una prossima offensiva anfibia angloamericana a Sud della Francia e nel Mar Ligure.
Alcuni Battaglioni della “Monterosa” vennero impiegati sulle Alpi Occidentali e contribuirono a respingere le puntate delle unità francesi che cercavano di invadere il Piemonte. Altri Battaglioni furono dislocati in Garfagnana e parteciparono, nel dicembre 1944, alla famosa Operazione “Tempesta d’Inverno” che aprì una breccia tra le truppe della 5a Armata USA poste a difesa di quel tratto di fronte. L’offensiva italo-tedesca allarmò non poco i Comandanti angloamericani: si interruppe solo per la cronica mancanza di mezzi.
La Divisione Alpina “Monterosa” cessò di combattere il 28 aprile 1945, dopo aver ricevuto l’ordine di sospendere le ostilità dal Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani. Tuttavia, alcune unità si arresero solo nei primi giorni di maggio.
La “Monterosa” ebbe più di mille caduti. Di questi, 133 furono assassinati dai partigiani a guerra ormai conclusa.
Sarebbe incompleta questa trattazione se non citassimo le formazioni di Alpini non indivisionati della RSI, tra cui si ricorda il Reggimento “Tagliamento”, che fu posto a difesa del confine orientale italiano. Per lunghi mesi, gli Alpini della RSI sbarrarono il passo alle orde slavo-comuniste. Il 27 aprile 1945, il Reggimento “Tagliamento” ripiegò su Cividale del Friuli e, insieme a reparti partigiani della “Osoppo”, impedì alle truppe di Tito l’entrata ad Udine. Il 30 aprile, gli Alpini della RSI, considerando chiusa la loro missione, si arresero ai reparti neozelandesi che entravano in città.
Il Reggimento “Tagliamento”, uno dei tanti reparti della Repubblica Sociale Italiana a cui va l’onore di aver difeso l’italianità dell’Istria e della Dalmazia, perse 720 uomini tra morti e dispersi. Quarantacinque furono gli Alpini assassinati a guerra finita dai partigiani.
La cerimonia al Campo della Memoria dell’8 maggio ha voluto ricordare anche loro: i combattenti dell’onore dalla penna nera.
Dopo lo schieramento, il Comandante del Plotone della Brigata “Taurinense” ha dato a tutti l’attenti e, al suono del silenzio, è stata posta una corona in memoria di tutti i caduti della RSI.
Una giornata importante quella dell’8 maggio, che ha visto uniti gli Italiani – quelli veri! – nel nome della Patria.


Lemmonio Boreo

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