mercoledì 29 luglio 2009

In ricordo della Nascita di Benito Mussolini 29 Luglio 1883

Benito Mussolini dall'Aldilà

Italiane e Italiani, in camicia nera

Quando il 10 giugno 1940, a Roma in Piazza Venezia, annunciai
l'entrata in guerra dell'Italia, a fianco dell'alleata Germania, tutti
eravate d'accordo, tutti applaudenti e tutti in camicia nera.
Quella camicia nera era, ed è un simbolo per noi fascisti e quella
camicia nera ci ha accompagnato per vent'anni. Assieme abbiamo passato
momenti di dolore, sacrifici e entusiasmo per fare questa Italia
sempre migliore.
Ma taluni italiani sono solo una razza di schiavi, di scrivi e di
banderuole, mi ero illuso di gente priva di onore e di parola. Quando
poi i nemici li avete fatti diventare alleati e i vecchi alleati
diventare nemici, travolgendo tutti nella guerra civile. Trovandomi il
29 aprile 1945 appeso al traliccio di un distributore di benzina di
Piazzale Loreto a Milano.
Ero a testa in giù, con la folla urlante, sputante e ho notato che,
dalla camicia nera erano passati alle camicie di tutti i colori. Poi a
dissentire: chi aveva vinto e chi aveva perso la guerra.
Andiamo avanti.
A Predappio mia città natale, il neosindaco invita quanti mi sono
rimasti fedeli, quelle migliaia di persone che ad ogni ricorrenza
legata alla storia del fascismo, vengono alla mia tomba ad onorarmi e
i più sono in camicia nera, ripeto: sono invitati a restare a casa
loro, oppure vengano si, ma senza la camicia nera. Altrimenti chiama
la forza pubblica.
Questo non volere la camicia nera, mi riporta ad un episodio di tanti anni fa.
Dal mio eremo dove mi trovo quale cittadino onorario di Lovere (BG)
dal 21 maggio 1924; sul lungolago, nell'immediato dopo guerra, i
pestaggi ai fascisti non erano ancora finiti. Io vedevo un operaio
epurato dal posto di lavoro, un certo CAMILI' che, aveva la buona o
pessima abitudine di passeggiare in camicia nera e immancabilmente
erano legnate che si prendeva dai comunisti.
Gli volevano proibire di portare la camicia nera.
Ma il Camilì, testardo e convinto di quello che faceva, continuava a
portarla la sua camicia nera e a prendere bastonate. Quando per
l'ennesima volta fu visto passeggiare sul porto e sempre con quella
camicia nera, viene bloccato e la camicia strappata, quell'odiata
camicia nera è fatta a brandelli dai compagni ma, la sorpresa: il
Camilì aveva torace e schiena, tra i lividi delle legnate e il lucido
da scarpe, era tutto nero, come avesse un'altra camicia nera...
Ringrazio per gli auguri di compleanno ricevuti e romanamente vi saluto.

29 luglio 1883 – luglio 2009

dal fu: Benito Mussolini


Il Camilì (Camillo Capitanio classe 1909, milite della G.N.R. Comando
Provinciale 612ª Bergamo “Paolo Rosa”) per i postumi della prigionia e
il coraggio malgrado i continui maltrattamenti, avrà poco da vivere.
Muore il 13 dicembre 1948. Dopo pochi giorni dalla morte, la vedova
darà alla luce una bimba, verrà dato il nome di Camilla. A ricordo di
un papà che non poté conoscere per “colpa” della camicia nera.

Tratto da www.giulianofiorani.com

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