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giovedì 1 luglio 2010

Prossimo appuntamento

Riceviamo e pubblichiamo:

Si informa che venerdì 2 luglio 2010

sull’emittente televisiva ROSA TV (canale 266)

alle ore 10.03 e alle ore 17.03

andrà in onda la trasmissione televisiva “Il Graffio”

condotta del giornalista Giancarlo Testi

Sarà intervistato il Dott. Pietro Cappellari

(Ricercatore della Fondazione RSI – Istituto Storico)

autore de:

I Legionari di Nettunia. I caduti della Repubblica Sociale Italiana di Anzio e Nettuno (1943-1945)

Lo sbarco di Nettunia e la battaglia per Roma (22 gennaio – 4 giugno 1944)

Nel corso della trasmissione saranno fatte delle anticipazione sul prossimo studio del Dott. Cappellari dal titolo Nettunia, una città fascista (1940-1945), in uscita per il prossimo settembre. La trasmissione sarà replicata anche nei giorni seguenti in orari da stabilirsi.

martedì 22 giugno 2010

Novirà editoriale

Disponibile presso la sede della Delegazione Romana:



Il libro: Tempo di Storia, con la “S” maiuscola. Tempo di immancabile e doverosa rimessa in discussione degli innumerevoli miti e delle vanagloriose leggende di guerra dei soliti “libe- ratori”. Tempo, in fine, di una oggettiva e salutare rivalutazione di tutti quegli Italiani che, per libera scelta e piena determinazione, rifiutando l’armistizio e il tradimento regio dell’8 settembre 1943, ebbero il coraggio di lanciare intrepidamente il loro cuore oltre l’ostaco- lo, e di contrastare valorosamente metro per metro, con il loro volontario ed esemplare sacrificio, il rullo compressore dell’incontenibile invasione militare angloamericana, fino dentro le mura di Roma. In una frase: tempo di ritorno alla realtà dei fatti. In particolare, in questo suo ultimo (last but not least…) lavoro, Cappellari ci permette di penetrare negli anfratti nascosti e fino ad ora proibiti della genuina ricerca storica e di scoprire, meravigliati e sorpresi, una serie di fatti e di situazioni che smentiscono, in larga misura, la vulgata a proposito del celebre sbarco angloamericano di Nettunia. Scopriamo, al momento dello sbarco alleato sulle spiagge di Nettunia, l’eroismo dei sol- dati germanici, dei Paracadutisti del “Folgore”, dei Marò del “Barbarigo”, degli uomini delle SS italiane, degli equipaggi dei barchini esplosivi della X MAS, nel tentativo di contrastare e respingere le forze di invasione angloamericane. L’abnegazione e il corag- gio di 40 studenti italiani dei Gruppi Universitari Fascisti, volontari nella Luftwaffe, che furono in grado, nella zona di Cisterna, di ostacolare i reiterati assalti dei Paracadutisti statunitensi. L’eroica morte di Carlo Faggioni dei reparti Aerosiluranti italiani. L’epopea dei cecchini fascisti di Roma che, per ben tre giorni, combatterono contro gli Statunitensi una guerra dimenticata da tutti. Scopriamo parimenti la fandonia di “Angelita di Anzio” (Angelita non è mai esistita!) e la Resistenza immaginaria… sui Colli Albani e i Monti Lepini (salvo casi di violenza personale ad Ariccia e a Palestrina…). Pietro Cappellari, in questa sua istruttiva ed accattivante opera, ci parla di moltissimi altri episodi che, fino ad oggi, sono stati volutamente celati e colpevolmente “coperti”, agli ignari cittadini, dall’antifascismo italiano del secondo dopoguerra. Ci parla, in particolare, dei territori laziali “liberati”; del mercato nero organizzato dai soldati USA con la collaborazione di delinquenti comuni e di incalliti imbroglioni italia- ni. Ci racconta di Am-Lire e di prostituzione (le famose “signorine”… così care ai GI’s statunitensi). Insomma – il va sans dire… – è un libro assolutamente da leggere e da fare leggere, da meditare e da fare meditare.


Per ordini 06/86217334

lunedì 22 febbraio 2010

Incontro a Casa d'Italia

Domenica 21 Febbraio la Delegazione Romana della Fondazione ha organizzato un incontro con i ragazzi di Casa D'Italia a Colleverde.
Per prima cosa vogliamo sottolineare la splendida accoglienza riservata ai membri della delegazione presenti e soprattuto ai combattenti che sono stati tutti omaggiati di una targa ricordo; l'incontro si è svolto in una sala appositamente predisposta ed ha visto dietro il tavolo dei relatori i combattenti Rutilio Sermonti, Stelvio Dal Piaz e la S.A.F. Nadia Sala, nonchè il ricercatore Pietro Cappellari.
Nell'ottica di dare un inquadramento storico il più preciso possibile, ai molti giovani presenti, la conferenza è inziata con la presentazione del libro di Pietro Cappellari i Legionari di Nettunia, dove l'attenzione si è focalizzata sul fenomento del Volontarismo nella RSI. Successivamente la S.A.F. Nadia ci ha, con la consueta verve, raccontato brevemente alcuni passi del suo arruolamento nel Servizio Ausiliario Femminile e con una cerca commozione il combattente Stelvio Dal Piaz, ex Fiamma Bianca, ha illustrato le motivazioni della sua scelta.
Ha concluso poi l'avvocato Sermonti, ricordando la figura del Conte Pio Filippani Ronconi, recentemente scomparso, ma vivo e presente tra di noi.
Dopo i ringraziamenti doverosi da parte della delegazione romana per l'ottima organizzazione e le molte domande, la giornata è terminata con un pranzo comunitario, che ha consentito una reciproca conoscenza.

mercoledì 18 novembre 2009

Recensione conferenza 14 Novembre

Riceviamo e pubblichiamo :


In occasione della presentazione del saggio “I Legionari di Nettunia” edito dalla Herald Editore, saggio storico unico nei suoi contenuti, Sabato 14 Novembre presso i locali dell’associazione culturale Raido in Via Scirè a Roma, si è svolto un incontro denso di molti significati. All’evento, organizzato in collaborazione con la delegazione romana della Fondazione Istituto Storico della RSI, hanno partecipato l’autore del saggio il Dott. Cappellari ed il combattente RSI “fiamma Bianca” Stelvio Dal Piaz.
Dopo una breve introduzione da parte del Segretario della Delegazione Romana dell’Istituto Dott. Ottaviani, l’autore è subito entrato nel merito del lavoro editoriale.
Il saggio tratta infatti vicende inedite sopravvissute solamente nella memoria di chi le ha vissute e che fin’ora, come molti altri avvenimenti che compongono la nostra storia, la “cultura” ha pensato fosse meglio insabbiare. Quest’opera, tutt’altro che di carattere localistico, come il titolo potrebbe erroneamente tradire, è frutto di una rigorosa ricerca storica di oltre dieci anni e racchiude le avventure di questi ragazzi che, rispondendo positivamente alla chiamata del dovere, partirono dalla zona di Anzio e Nettuno per andare a combattere in alta Italia tra le file della Repubblica Sociale Italiana.
Vengono così ricostruiti molti fatti storici fin’ora rimasti oscuri, come il disarmo del presidio di Trino Vercellese della VII Brigata Nera, lo scontro di Monforte d’Alba della compagnia OP della GNR di Imperia o molti altri che si possono trovare nel libro e con cui Cappellari ha affascinato il pubblico presente. Storie eroiche di ragazzi che, seguendo la scelta dell’onore e mettendo da parte tutte le ambizioni personali ed i sogni che la giovinezza regala, non hanno più potuto vedere le loro famiglie, le loro fidanzate, le loro case conquistando così la gloria, divenendo degli esempi per l’eternità.
La testimonianza vivente, di un uomo che scelse di rimanere in piedi sopra le rovine, dopo le parole del giovane ricercatore della Fondazione Istituto Storico della RSI sono state quelle del combattente aretino Stelvio dal Piaz, rappresentante di quei giovani che con gran carattere non sono ancora tornati dal fronte e continuano la loro battaglia con altre armi.
Le situazioni che impone la guerra, le scelte e le responsabilità da assumere repentinamente che possono stravolgere la vita in maniera radicale, le emozioni che si provano sul fronte con i nemici a breve distanza. Tutto ciò Stelvio Dal Piaz lo ha consegnato come eredità agli ospiti della serata come solo un guerriero, poiché per lui sono esperienze di vita vissuta, è in grado di fare, trasmettendo quella soluzione di ethos e pathos che si può avvertire anche solo incrociandone lo sguardo.

Successivamente agli interventi dei relatori, oltre alle domande dal pubblico ed il vivace interevento della ausiliaria Nadia Sala, da sottolineare le riflessioni portate da Paolo Emiliani ed Ernesto Roli - graditi ospiti del’evento, che hanno agganciato le riflessioni offerte dai relatori alla attualità confermando le lungimiranti visioni dell’esperienza sotto le insegne della RSI.

Si ringrazia www.azionetradizionale.com

giovedì 7 maggio 2009

RECENSIONE Conferenza “Revisionismo” di Pietro Cappellari (1.05.09)

La prima conferenza, tenuta dal Dott. Pietro Cappellari, porta l’attenzione su di un argomento poco conosciuto ma di sicuro interesse e perfettamente in linea con lo spirito del Campo. Si parla di “Revisionismo: tecnica e indagine della ricerca storica”. Cappellari, noto esperto ricercatore storico e appassionato della storia della Repubblica Sociale Italiana, inizia il suo intervento sottolineando come la conoscenza della storia, della “nostra” storia sia elemento imprescindibile per combattere la battaglia a cui oggi siamo chiamati. La mistificazione moderna degli eventi del passato è, infatti, una potente arma nelle mani del nemico, che la sfrutta per indottrinare le masse sin dall’educazione scolastica.
Cappellari passa subito ad analizzare il suo metodo di ricerca, fatto di passione, curiosità ma soprattutto coscienza: riportare in vita la verità su determinati episodi della storia è un dovere nei confronti di chi ha donato la vita per l’Idea e un atto di testimonianza per coloro che verranno. Così l’astuzia del ricercatore, la sua intuizione e la sua formazione gli permettono di sfruttare canali poco conosciuti e arrivare spesso a delle scoperte assai poco prospettabili.
Come, ad esempio, la verità sulla rappresaglia di Leonessa (Rieti) dove vi è una targa dedicata a presunti partigiani che si sono poi rivelati essere nella loro vita tutt’altro che tali. Una scoperta scomoda, che metterebbe in crisi numerose coscienze, sempre pronte a ribadirsi dalla “parte della libertà”. Ma, sappiamo bene che la vera Libertà viaggia insieme alla Verità. E questo è solo uno dei risultati delle ricerche di questi “ricercatori non conformi”.
Al revisionismo oggi è data volutamente una volgare connotazione negativa, quando invece costituisce un legittimo e scientifico metodo di ricerca – come sottolinea Cappellari – che nasconde molte insidie poiché si combatte contro luoghi comuni e “verità manipolate”. Ciò rende difficile il compito ma, l’esperienza acquisita sul campo educa il ricercatore, gli fornisce un metodo e lo rende un fondamentale strumento per conoscere la verità, oggi che la guerra non si combatte in una trincea ma sui banchi di scuola, nelle piazze, nei media.
La conclusione di Cappellari su questo interessante argomento – ancora così poco conosciuto – impegna tutti noi ad un’opera personale che si dimostra imprescindibile: studiare la storia e ciò che è stato, non accettare le verità ufficiali ma combattere la menzogna e le falsità. Perché tutti noi un giorno potremo ritrovarci davanti a chi ci sbandiera una presunta realtà storica di cui conosciamo l’infondatezza. A quel punto noi, da militanti che si richiamano agli eterni valori della Tradizione, dovremo essere pronti a ribadire la Giustizia e la Verità: e questa sarà possibile solo avendo interiorizzato una storia che ci appartiene. Acquisire dunque una conoscenza “aristocratica” della storia e non ridursi ad essere gli ennesimi subumani lobotomizzati che il mondo moderno della menzogna ha plasmato: questa la nostra missione!