lunedì 4 gennaio 2010

sui campi di concentramento prigionieri in America

Riceviamo e pubblichiamo:


Ci sono due libri,che sono identici,ma hanno vissuto guerre diverse.Hanno combattuto per due patrie diverse.Ma sia uno che e’ stato catturato prima dell’otto settembre,in africa e con le stellette regie e sia l’altro,che da volontario diciassettenne,partì arruolandosi nella folgore RSI,portando i gladi e venendo catturato nella difesa di roma,avevano una cosa in comune…il ripudio di quella data triste e l’onore di non collaborare con gli angloamericani.Mantenendo quel principio di fede,dettato non sul fanatismo,ma per una questione morale di aver combattuto per la patria.Sono due libri che raccontano momenti di guerra in periodi diversi,ma li accomuna la prigionia ad Hereford, nel Texas degli stati uniti d’America.Il primo era prigioniero,prima dell’otto settembre,il secondo dopo.


Li ho uniti per un semplice episodio:il primo vedeva per la prima volta i prigionieri della repubblica sociale,varcare i cancelli del campo.Il secondo entrava condividendo quei momenti con gente che ha combattuto nel deserto dell’Africa.Tutti e due ricordano i tratti di quel momento,con l’inno della decima flottiglia mas,cantato dai nuovi arrivati.Inizio con il libro di Roberto Mieville dal titolo “Fascist criminal camp”,che oggi e’ in vendita in qualche libreria specializzata ed edito da "Associazione uno dicembre 1943",ma che e’ la riproduzione del libro edito da edizioni Corso di Roma nel 1948.L'autore che nell'immediato dopo guerra sara'uno dei padri fondatori del movimento sociale italiano,narra' le sue vicende dell'ultimo conflitto.Prima come bersagliere combattente in africa,poi prigioniero ad Hereford.


Ce un particolare che vorrei condividere con voi,che e’ molto toccante.Ve lo inserisco come e’ riportato sul libro:

"I nuovi arrivati scendevano e si mettevano in fila.Poi un primo gruppo prese ad avanzare verso i recinti.
Tre squilli di tromba echeggiarono.Tre squilli:l'allarmi!e i quattro campisti s'irrigidivano sull'attenti.
E nel silenzio divenuto fantastico una voce tremante lancio il saluto.
Il campo hereford vi saluta!w la repubblica!
Per qualche tempo vi fu ancora silenzio.E nel silenzio s'udiva il passo cadenzato del gruppo che si avvicinava.
Poi una voce che rivelava nel cuore lo stesso tremito di tutti,disse:
viva l'italia fratelli!
il cuore batteva tanto forte che pareva rompersi dentro.E dalla colonna che si andava sempre piu' ingrossando,cominciarono a cantare.
E per ascoltare quel canto si fece silenzio
era un canto nuovo e pieno di passione.
Era il canto della x mas.
Con il cuore sospeso,si ascoltavano quelle parole.Gli occhi gia' umidi per quel commovimento intimo,determinato da tanta passione e da tanti ricordi,non seppero trattenere le lacrime.
Quel canto disse:
"nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento
noi vi giuriamo che combatteremo...."
la patria non aveva dimenticato,dunque.
E mentre il cielo si riempiva di stelle,tutti con i nuovi,presero
a cantare:..."quando l'ignobile 8 di settembre"
i riflettori si accesero e infine gli mp.Spalancarono il cancello
e al passo,perfetta,entro' la colonna che cantava.
E dalla testa della colonna uno corse in avanti e grido:
vi portiamo l'abbraccio della patria!
E tutti vi corsero a braccia aperte.E mai quell’abbraccio fu piu forte e tenace.
A lungo durarono quei canti,quella sera indimenticabile del 44.E fino all’alba attorno ai fratelli a chiedere,a chiedere all’infinito.
- e in patria?dimmi in patria….- in patria,lassu’ nella repubblica…..”

Così termina quel capitolo,quel momento visto da Mieville.Capitolo che troverete nelle pagine del libro edito di recente a pagina 75-76-77.Ce da dire che la prima edizione,ha un costo maggiore dell’ultimo.Basta vedere su siti specializzati in vendita di libri rari per rendersi di persona.L’altro libro in questione e del paracadutista mario tavella,dal titolo “io prigioniero in texas ed edito da “lo scarabeo”,nell’anno 2005.Come gia’ ho parlato precedentemente sul Tavella,adesso osserveremo cosa lui ha scritto,in merito a quel giorno emozionante per i vecchi e nuovi prigionieri di Hereford:

“Lasciato il villaggio,a bordo di camion raggiungiamo dopo una decima di chilometri il campo di prigionia,per la precisione il “Fascist criminals camp”.Sembra un grosso animale accovacciato nella prateria.Baracche in legno,i soliti fili spinati,le solite garitte per sentinelle.Svetta da torre dall’acqua.Il cancello del compound n° 3 e’ spalancato e ci sta aspettando.
Il campo e’ suddiviso in quattro settori.Il nostro e’ il settore di smistamento,del quale saremo destinati,a seconda del grado,ad uno dei tre campi per ufficiali,sottufficiali e soldati.All’ingresso,in fila per cinque,c’è la conta.Segue il “rompete le righe”.Nessuno si muove.Il sergente Anselmi prende il comando del reparto.Si marcia verso il reticolato del campo degli ufficiali.Il passo e’ cadenzato.
Anselmi urla:”una canzone”.Tutti rispondono con un urlo:”una canzone”.Si intona l’inno della x mas:
“Navi d’italia che ci foste tolte non in battaglia ma con il tradimento
Nostri fratelli prigionieri o morti noi vi facciamo questo giuramento
/………/
Noi vi giuriamo che combatteremo fin quando avremo pace con onore.”
Aldila’ del reticolato una siepe umana di ufficiali.La canzone e’ nuova,post 8 settembre,sconosciuta ai vecchi prigionieri.E’ un trionfo:applausi,grida di gioia,commozione.Le parole “nostri prigionieri….” Hanno colto nel segno.Non sono stati dimenticati.Padri e figli si sono ritrovati,si sono riconosciuti.I ragazzi di anzio,della difesa di roma,sono tra le braccia di padri e fratelli maggiori,i mitici soldati di Giarabub e Bir e Gobi,di Tobruk ed el Alamein.Una comunanza di spiriti e ideali.
E’ difficile far capire a chi non ha vissuto momenti simili,che queste parole non sono retorica.I vecchi vogliono sapere notizie fresche dai nuovi arrivati,delle loro citta’,cercano conoscenti e compaesani.Io,alessandrino vissuto ad asti,incontro un maggiore ed un console della milizia che conoscono mio padre.Sono molto sollevati quando apprendono che quelle citta’ non sono state bombardate.”

alla prossima novita'.

tratto da www.libridecimarsi.blogspot.com

i testi sono disponibili presso la sede della elegazione romana prego contattarci allo 06/86217334

1 commento:

  1. Bisogna dire che Roberto Mieville
    oltre a Fascist'Criminal Camp maldestramente copiato e ristampato in barba ai diriti d'autore.
    Ha scritto altre opere sulla 2^ G.M. ""Dal Cielo ci guardano"" e ""Racconti della Guerra perduta"".

    Questi bellissimi Testi al tempo dela stesura e stampa erano posti in vendita per raccogliere fondi per i Camerati che versavano in stato di bisogno.

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